L’attaccante si offre al Torino, i granata vogliono valutare l’operazione: è tutto nelle mani di Mihajlovic, ma la trattativa di calciomercato si può fare
Questa volta non è il Torino a chiedere, ma è il club a venire interpellato. Alessio Cerci e il Toro potrebbero rimettere in piedi un clamoroso matrimonio: l’incontro avvenuto ieri tra l’agente del giocatore, Pastorello, e Urbano Cairo ha visto sul tavolo anche la proposta non al, ma dell’esterno, che dopo l’esperienza positiva all’ombra della Mole non è riuscito a replicare in quel di Madrid. All’Atletico di Simeone, infatti, Cerci ha giocato poco: nel mezzo c’è stata pure una parentesi nel Milan, che proprio con Cairo aveva a lungo trattato il giocatore, senza riuscirci, e con il Genoa. Ma senza mai davvero impressionare. E ora, l’esterno che ha rescisso il contratto con gli iberici vorrebbe tornare in Italia. Vorrebbe tornare al Torino.
Parlare di trattativa è, ora, esagerato. Perché il Torino non ha ancora voluto imbastire nulla. Perché? Perché Cairo ha lasciato tutto nelle mani di Sinisa Mihajlovic, che quando allenò in Lombardia, con il reparto avanzato pieno di esterni, giudicò sacrificabile proprio l’esterno di Valmontone. Ma non è questo il punto: determinante sarà il modulo base con cui si vorrà partire, perché il Toro sta lavorando sul mercato sia per il 4-2-3-1, sia per il 4-3-1-2, senza però avere ancora deciso per l’uno o per l’altro. L’ipotesi di rivedere Cerci al Toro non è più soltanto una suggestione, ma è verosimile. Concreta? È ancora troppo presto per capirlo, ma di certo la società avrà il coltello dalla parte del manico, anche per ciò che concerne il trattamento contrattuale da riservare al giocatore: difficilmente, infatti, l’esterno potrà chiedere un ingaggio alto, ma pur di tornare a giocare, e pur di tornare al Torino, farebbe di tutto. Non c’è solo Iturbe, quindi, a ricandidarsi. L’ipotesi Cerci, però, affascina di più. È tutto nelle mani dell’allenatore.
Al primo dribbling ,goal o assist tutti cambieranno idea. Il giudizio sempre alla fine col senno di poi. Perché sempre le solite polemiche da tifoso medio?
secondo me questa è la soluzione ai nostri problemi: cerci costa poco quindi arriverà; alcuni giovani che sembravano degli affaroni (ma solo perchè costano poco) non riusciamo a piazzarli o venderli a nessuno; gli unici decenti li vogliamo dare via; Iturbe rimarrà nooooooooooooooooooooo; andiamo a bussare alla posta delle società… Leggi il resto »
Meglio Alessio di Iturbe e Iago.